Acf condanna Bapr per mancata trasparenza, protestano i risparmiatori

PALERMO (ITALPRESS) – Nuova sentenza di condanna dell’Acf nei confronti della Banca Agricola Popolare di Ragusa in tema di mancanza di trasparenza nella informazione sui prodotti offerti, in particolare sulle azioni mediate sul mercato Hi-Mtf. E in piazza Archimede, di fronte la sede della banca, una nuova protesta questa mattina. “Ho portato in banca le persone che avevano queste azioni illiquide per comprendere con quanta leggerezza sono stati venduti questi prodotti. Le sentenze confermano che non c’è stata trasparenza”, dice all’Italpress, Letizia Giorgianni Presidente Associazione Vittime del Salvabanche, “la banca ancora non parla con chiarezza e non ha ricevuto i risparmiatori”. La sentenza dell’Arbitro per le controversie finanziarie della Consob (4642 del 25 novembre 2021) condanna la Banca Agricola Popolare di Ragusa al risarcimento di un proprio cliente per una somma di circa 6 mila euro (oltre agli interessi maturati). Al centro della decisione dell’Acf il tema della responsabilità dell’intermediario nella prestazione dei servizi di investimento, in particolare “sotto il profilo dell’inadempimento degli obblighi informativi in relazione alla illiquidità dei titoli e alla non appropriatezza degli investimenti rispetto al profilo di rischio dell’investitore”.
“Si tratta di prodotti che non possono essere venduti ad una clientela fatta di pensionati o casalinghe”, attacca Giorgianni da un anno in Sicilia per seguire la vicenda. In particolare chi ha presentato il ricorso lamentava di avere acquistato 150 azioni della Banca (al prezzo di 17 mila euro) e che queste vennero presentate dall’intermediario come «un titolo sicuro, garantito dal patrimonio della banca e facilmente liquidabile». Tale affermazione, scrive Acf, “non risultava, tuttavia, rispondente al vero, come dimostrato dai diversi ordini di vendita impartiti a partire dal febbraio 2016, che sono rimasti sostanzialmente inevasi (la ricorrente fa presente di essere riuscita a vendere solo tre azioni nel febbraio 2018)”. Nessuna replica è arrivata dagli uffici della Banca.
(ITALPRESS).

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