Barella e Lukaku gol, l’Inter vince 2-0 in casa Benfica

LISBONA (PORTOGALLO) (ITALPRESS) – L’Inter si regala una serata memorabile e supera per 2-0 in trasferta il Benfica con merito nell’andata dei quarti di finale di Champions. La sfida si decide nel secondo tempo, quando un colpo di testa di Barella e un rigore di Lukaku stendono i padroni di casa che sembrano quasi irriconoscibili. L’Inter può così festeggiare un successo di vitale importanza e guardare con grande fiducia al match di ritorno previsto mercoledì prossimo a San Siro. Dopo un avvio coraggioso degli ospiti, sono i lusitani a creare la prima occasione degna di nota al 16′. Grimaldo mette in mezzo dalla sinistra, Dimarco libera male liberando Rafa Silva che va al tiro con il destro ma Onana è pronto al salvataggio. I nerazzurri rispondono al 26′, quando Acerbi ci prova con un bel sinistro dalla lunga distanza che si alza di poco sopra la traversa. Il match si sblocca al 6′ della ripresa. Bastoni avanza sulla sinistra e pennella una palla al bacio sulla testa di Barella, il quale incrocia bene infilando la palla nell’angolino. I portoghesi vanno all’assalto e all’11’ Joao Mario effettua un tiro cross dalla destra con la palla che viene spazzata all’ultimo istante dalla difesa. Al 21′, il neo entrato Correa conduce il contropiede per i suoi, con la palla che viene servita in profondità per Mkhitaryan, che viene fermato in uscita da Vlachodimos. Al 33′ è Dumfries a sfiorare il raddoppio a termine di un’azione fotocopia rispetto a quella del vantaggio. Sulla ribattuta, lo stesso Dumfries ci riprova ma Morato salva tutto. Pochi istanti più tardi, dopo una revisione al Var, l’arbitro concede un rigore agli ospiti per fallo di mano di Joao Mario su cross di Dumfries. Dal dischetto si presenta il neo entrato Lukaku, che con il mancino batte il portiere per il definitivo 2-0. Gli uomini di Schmidt accusano il colpo e non riescono a reagire, con il risultato che non cambierà più fino al fischio finale grazie anche a una bella parata di Onana allo scadere su Gonçalo Ramos.
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