BSP Pharmaceuticals, la formazione un’arma in più nella lotta al cancro

ROMA (ITALPRESS) – Sviluppare e produrre per conto terzi farmaci tumorali ad alta potenza è la missione di BSP Pharmaceuticals, azienda che, attraverso tecnologie all’avanguardia e personale altamente qualificato, si propone come punto di riferimento al fianco delle principali realtà del mondo farmaceutico impegnate nello sviluppo di terapie contro il cancro di ultima generazione. “Con questo obiettivo ha sviluppato i primi impianti a partire dal 2008 e poi negli ultimi anni ha deciso anche di lavorare su farmaci immuno-oncologici; quindi, farmaci antitumorali con caratteristiche non citotossiche sviluppando una facilities segregata e separata. Attualmente lavoriamo con più di 70 clienti e i nostri prodotti raggiungono più di 80 Paesi”, afferma Maria Elena Guadagno, Technical Operation & Business Executive Director BSP Pharmaceuticals.
Un piano formativo realizzato in partnership con Fondimpresa, associazione no profit costituita da Cgil, Cisl e Uil, ha permesso a BSP di crescere ulteriormente. “Il corso di gestione dei collaboratori ci ha permesso di rafforzare le capacità gestionali e di sviluppo dei nostri team – spiega Antonio D’Auria, QC Chemical In-Process Control Supervisor BSP Pharmaceuticals -. Nello specifico, ci ha aiutato a comprendere meglio il fenomeno della leadership nei vari gruppi di lavoro e a sviluppare una maggiore flessibilità emotiva e comunicazionale. Grazie alle tecniche per lo sviluppo e la coesione del team riusciamo oggi a gestire e comprendere meglio anche la componente emotiva dei nostri collaboratori”.
“Abbiamo lavorato con i nostri fornitori e con il docente in modo tale che questo potesse essere il più possibile cucito su misura per le nostre necessità, sia dal punto di vista organizzativo ma anche produttivo dal momento che ha coinvolto i nostri responsabili all’interno della nostra organizzazione – spiega Valeria Mancini, Talent Acquisition & Development Manager BSP Pharmaceuticals -. Il docente ha lavorato poi sulla formazione di tipo esperienziale in modo tale che potesse permettere una maggiore consapevolezza durante l’apprendimento delle persone e una più semplice messa a terra dei contenuti e delle competenze sviluppate all’interno del percorso”.

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