Commissione Ue, Juncker nomina la sua “squadra vincente”

L’Unione europea ha un nuovo esecutivo. Dopo settimane di intense trattative, il presidente eletto Jean-Claude Juncker ha infatti reso nota la composizione di quella che ha chiamato una “squadra vincente”. Il politico lussemburghese ha immaginato una Commissione divisa per “progetti”, ciascuno dei quali affidato al coordinamento di uno dei nuovi sette vicepresidenti. Il dossier più caldo nel dibattito interno all’Unione, quello dell’economia (progetto “occupazione, crescita, investimenti e competitività”), verrà coordinato dal finlandese Jyrki Hatainen.

Alle sue doti di “rigorista”, verrà affidata la regia del lavoro del francese (e interprete della linea morbida) Pierre Moscovici, neo commissario agli affari Economici, finanziari, alla Tassazione e alle dogane. Con loro l’inglese Jonathan Hill, commissario alla stabilità finanziaria, servizi finanziari e unione dei mercati dei capitali.

Il primo vicepresidente, nonché “braccio destro” di Juncker, sarà l’attuale ministro degli Esteri dei Paesi Bassi, Frans Timmermans. A lui il compito di migliorare la legislazione comunitaria e far rispettare la Carta dei diritti fondamentali e dello stato di diritto nei paesi Ue. Lo spagnolo Miguel Arias Canete sarà il commissario per l’azione per il clima e la politica energetica mentre il greco Dimitris Avramopoulos avrà il portafoglio del primo commissario europeo per l’Immigrazione.

Alla svedese cecilia Malstrom viene affidata la delega al Commercio, alla belga Marianne Thyssen quella del settore Lavoro, Affari Sociali e Mobilità. Il commissario per il mercato unico e l’industria sarà la polacca Elzbieta Bienkowska, mentre il liberale estone Andrus Ansip assume l’incarico di vicepresidente e commissario all’agenda digitale. L’economia digitale passa nelle mani del tedesco Gunter Oettinger mentre la dansese Margrethe Vestager andrà alla Concorrenza. L’Italia, come noto, avrà a disposizione l’ambito portafoglio degli Esteri, ricoprto dalla “ultracompetente” Federica Mogherini.

La nuova “lady Pesc”, ha sottolineato Juncker, ha chiesto di lavorare al Berlaymont, quartier generale della Commissione, e non presso la sede dell’Alto rappresentante, collocata in un edificio adiacente ma separato.

Redazione

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