Concluso educational tour di 35 operatori turistici russi nel ragusano

Entra nel vivo il progetto “Enjoy Life” promosso dal Distretto turistico degli Iblei e che punta a fare emergere, valorizzandole, le bellezze monumentali e paesaggistiche del territorio, promuovendole e facendole diventare motivo di attrazione per i visitatori. E’ stato questo, in sintesi, l’obiettivo dell’educational tour promosso in questi ultimi giorni, nell’ambito di “Enjoy life”, dal Distretto con la presenza di trentacinque tour operator russi che hanno visitato in lungo e in largo le zone più suggestive, esprimendo apprezzamenti per la particolarità dei luoghi e dicendosi incantati per il fascino che gli stessi riescono a promanare.

Dal sito archeologico di Chiafura a Scicli al fiume Irminio, dai borghi marinari della costa, senza dimenticare la visita al porto turistico di Marina di Ragusa, ai centri storici delle cittadine barocche, oppure, naturalmente, dalla possibilità di degustare i prodotti tipici a quella di effettuare lo shopping in aree commercialmente interessanti. Insomma, non è mancato nulla per fornire un quadro chiaro delle grandi potenzialità che, sul piano turistico, l’area iblea è in grado di offrire. “L’esito dell’educational tour – afferma il presidente del Distretto, Giovanni Occhipinti – è stato molto positivo. Abbiamo ricevuto concreti apprezzamenti ma, soprattutto, quello che è più importante, la possibilità di avviare rapporti di carattere commerciale per le nostre imprese turistiche presenti sul territorio con l’opportunità di intercettare alcuni consistenti flussi provenienti dalla Russia. In questo senso, è stato avviato un percorso anche con l’aeroporto di Comiso che potrebbe fornirci riscontri molto interessanti. E, comunque, l’aspetto più importante è che i tour operator russi siano rimasti colpiti dalle nostre capacità d’accoglienza turistica. Tutto ciò non fa altro che deporre a favore di quella visione strategica che il Distretto turistico degli Iblei punta a concretizzare basandosi sulla sinergia e sulla concertazione dei vari attori presenti sul territorio. Perché soltanto così è possibile pensare di potere crescere tutti assieme”.

Redazione

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