Crosetto “Mandare via i burocrati del no o l’Italia non riparte”

ROMA (ITALPRESS) – “Serve coraggio. Bisogna tagliare con il machete alcune catene che bloccano lo sviluppo dell’Italia: ora ci vogliono 17 anni per realizzare un’opera pubblica, dovranno diventare 4-5 al massimo. Contro chi voglio usare il machete? Contro chi nelle amministrazioni pubbliche si è contraddistinto per la capacità di dire no e perdere tempo. Se non mandiamo via queste persone, facciamo un danno al Paese”. A dirlo in un’intervista al quotidiano “Il Messaggero” il ministro della Difesa, Guido Crosetto, secondo cui “nei ministeri e in ogni settore della macchina burocratica c’è una classe dirigente che va cambiata in profondità. Non si può pensare di fare politiche nuove e diverse se nei posti chiave tieni funzionari che hanno mentalità vecchie o servono ideologie di cui noi rappresentiamo l’alternativa”.
Per quanto riguarda la Difesa, Crosetto sostiene che l’obiettivo del 2% del Pil non riguarda solo “investimenti militari, ma spese che comprendono anche il personale, le infrastrutture, la manutenzione. Ci siamo resi conto che potremmo avere la necessità di difenderci veramente, dunque dovremo partire dagli uomini, dall’età media dei nostri soldati, dall’organizzazione e dalla strutturazione delle nostre Forze armate. E’ inutile comprare una nave in più se poi non hai i marinai da metterci sopra”.
Zelensky ha chiesto a Meloni la fornitura di sistemi di difesa aerea. “Non abbiamo ancora cominciato la costruzione del sesto decreto. Se sarà possibile certamente li aiuteremo a difendersi. La Russia ha superato un confine che non doveva superare”.

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