Esportazioni delle imprese distrettuali in calo. In Sicilia criticità per vino ed ortofrutta

NAPOLI – Nel terzo trimestre del 2014 le esportazioni delle imprese distrettuali del Mezzogiorno hanno confermato la tendenza negativa registrata nei due trimestri precedenti, evidenziando un andamento opposto rispetto a quanto riportato dalla media dei distretti italiani monitorati (-1,5% tendenziale a fronte del +2,2% nazionale). A determinare l’andamento al ribasso delle esportazioni dell’area hanno contribuito le performance negative registrate nel corso del terzo trimestre del 2014 da tutte le regioni, ad eccezione della Puglia. Sono calate le esportazioni della Campania (-0,9% tendenziale), penalizzate dalle flessioni del distretto della Mozzarella di bufala campana e della Concia di Solofra e quelle dell‘Abruzzo (-10,8%), sulla scia del continuo arretramento delle esportazioni del distretto dell’Abbigliamento sud abruzzese.

La Sicilia ha invece registrato un calo dell’1,3% tendenziale rispetto al terzo trimestre del 2013, penalizzata dall’andamento negativo di due dei tre distretti della filiera alimentare (Ortofrutta di Catania, Vini e liquori della Sicilia occidentale). Negativo anche l’andamento delle esportazioni della Sardegna, che nel terzo trimestre dell’anno ha registrato una flessione del 16,4% tendenziale, sulla scia del calo delle vendite estere di entrambi i distretti monitorati in questa regione, il Lattiero caseario del sassarese e il Sughero di Calangianus. Sostanzialmente stabili, invece, le vendite estere delle imprese distrettuali della Puglia, dove la flessione delle esportazioni del distretto dell’Ortofrutta del barese e’ compensata dal buon andamento della Meccatronica barese, del Mobile imbottito della Murgia, dall’Olio e dalla pasta del barese, e dai distretti del sistema moda pugliese (Calzature del nord barese, Abbigliamento del barese e Calzature di Casarano).

Allargando lo sguardo ai primi nove mesi dell’anno e’ ancora piu’ evidente l’indebolimento dei distretti del Mezzogiorno sui mercati internazionali rispetto agli altri distretti monitorati su scala nazionale. Le vendite estere delle imprese distrettuali del Sud sono calate del 2,1%, 87,9 milioni in meno rispetto al periodo gennaio-settembre del 2013, a causa del calo registrato da tutte le regioni dell’area, ad eccezione della Puglia.  L’analisi dell’orientamento dei flussi commerciali delle imprese distrettuali del Mezzogiorno evidenzia come nel corso del terzo trimestre del 2014 sia tornata in territorio positivo la dinamica delle esportazioni dirette sui nuovi mercati, con una crescita dell’1% tendenziale, a fronte di un calo del 2,5% registrato sui mercati maturi. Complessivamente, nei primi nove mesi dell’anno, le esportazioni dirette sui mercati maturi sono calate del 2,1% su base tendenziale, attestandosi su un valore di poco superiore al miliardo di euro, mentre sui nuovi mercati si registra una sostanziale stabilita’ rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Tra i mercati maturi, nei primi nove mesi dell’anno, le esportazioni sono calate sui principali sbocchi commerciali: Germana, Francia e Stati Uniti, mentre sono cresciute le vendite verso Regno Unito e Spagna. Sui mercati emergenti, invece, le flessioni registrate in Russia, Turchia, Polonia e Libia, sono state compensate dalla crescita delle vendite in Cina, Repubblica Ceca e Albania. Nel terzo trimestre sono calate per il terzo trimestre consecutivo le esportazioni dei poli tecnologici del Mezzogiorno (-2,4% rispetto al periodo luglio-settembre del 2014), a fronte di una sostanziale stabilita’ registrata per i poli tecnologici su scala nazionale (+0,2% tendenziale).  Estendendo l’analisi al periodo gennaio-settembre 2014 si segnala che le imprese attive nei poli tecnologici del Mezzogiorno hanno registrato una perdita di 56 milioni di euro sui mercati esteri (-2,6% rispetto allo stesso periodo del 2013). Le dinamiche settoriali lasciano intravedere come le perdite abbiano coinvolto in misura maggiore il comparto dell’ICT (-16,8% tendenziale per i due poli del Mezzogiorno nel periodo gennaio-settembre del 2014), e in parte quello dell’aeronautica, filiera in cui il polo pugliese ha chiuso i primi nove mesi dell’anno in negativo, mentre il polo di Napoli ha registrato una sostanziale stabilita’ nella dinamica delle vendite estere. Nonostante la lieve flessione nel corso del terzo trimestre (-2,2% tendenziale), sono cresciute invece le esportazioni del Polo farmaceutico di Napoli, che nei primi nove mesi dell’anno ha registrato un incremento dell’8,3% su base tendenziale (43 milioni in piu’ rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), sulla scia dei buoni risultati riportati in Svizzera, Germania, Stati Uniti e Cina, che hanno piu’ che compensato le perdite registrate nel Regno Unito.

L’analisi degli ammortizzatori sociali offre gli elementi per completare il quadro dello stato di salute dei distretti monitorati. Il numero di ore  complessive autorizzate in Cassa Integrazione Guadagni (CIG) risulta in calo nei primi undici mesi dell’anno per le imprese del Mezzogiorno rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti (18,3 milioni di ore autorizzate nel 2014, a fronte delle 25,9 del 2013 e le 22,6 del 2012). L’analisi delle componenti mostra come si confermi particolarmente elevato il riscorso alla CIG straordinaria, seppure in calo rispetto al periodo gennaio-novembre del 2013, mentre si attesta su livelli inferiori rispetto allo stesso periodo del biennio precedente il numero di ore CIG ordinaria e su livelli distanti dai massimi del 2011-12 il numero di ore di CIG in deroga. Il peso rilevante della componente straordinaria sul monte ore complessivo della CIG (72,9%) offre una conferma del carattere strutturale delle difficolta’ che le imprese del Mezzogiorno si trovano ad affrontare, determinato dal calo delle attivita’ e da processi di riorganizzazione industriale in atto in diversi distretti dell’area.

Redazione

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