Eurodeputata Giuffrida: “Valorizzare il made in Sicily”

Catania – Fare squadra per vincere la scommessa dell’agroalimentare in Europa e valorizzare le eccellenze siciliane: pane, formaggi, salumi, marmellate, conserve, olio, ortaggi e legumi grazie alle politiche di qualità dell’Unione Europea. Ne ha discusso a Catania, l’eurodeputato del Pd, Michela Giuffrida, che è anche componente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale al Parlamento Ue, durante un evento-degustazione dei prodotti tipici dell’Isola.

“Le politiche europee per l’agroalimentare ci sono e mettono a disposizione un patrimonio immenso – ha detto Michela Giuffrida – in termini economici e in termini di opportunità. L’export agroalimentare è quello che fa volare la nostra economia ed è l’unico segno ‘+’ della nostra economia: perché nel mondo c’è voglia di agroalimentare italiano, di Made in Sicily. Tutto questo perché noi siamo un brand. Solo che nell’immaginario collettivo e soprattutto in quello economico, aziendale, amministrativo e burocratico di tante imprese siciliane è un concetto che non riesce, non si sa per quale motivo, ad attecchire. Molti riescono ad esportare e hanno fatto la fortuna delle loro aziende e sono diventati grandi cominciando con una start up, ma ancora c’è tanto da fare. Bisogna innanzitutto fare squadra, fare rete perché le politiche agroalimentari hanno un solo limite non prevedono il soggetto singolo, non prevedono la piccola impresa, ma le grandi quantità oppure le idee particolari”.

Il grande numero di marchi europei Dop e Igp riconosciuti testimonia, infatti, l’eccezionale qualità delle produzioni siciliane. “Certamente la Sicilia non può competere per grandi quantità di eccellenze – ha aggiunto l’eurodeputato – ma può competere con la qualità dei nostri prodotti. Aggregarsi per spuntare il migliore accordo con la grande distribuzione e’ il segreto. E in questo si viene veramente aiutati dalle politiche di qualità dell’Unione Europea. I marchi Igp, Doc e Dop sono tutti marchi che vengono certificati da Bruxelles: per questo serve investire e coltivare questo fronte per fare crescere le nostre aziende, la nostra economia e la nostra terra che di tutto ha bisogno tranne che di contribuiti in più. Quelli ci sono, bisogna sfruttarli”.

Redazione

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