
Il caro energia preoccupa le aziende
Fino a quando i dazi non saranno ufficialmente introdotti, nessuno è in grado di stimare quanto penalizzeranno le vendite negli Stati Uniti. Il Paese a stelle e strisce rappresenta il secondo mercato di sbocco per le esportazioni italiane, con un valore annuale prossimo ai 70 miliardi di euro, pari al 10% dell’intero export nazionale. In particolare, le categorie merceologiche maggiormente esportate negli USA includono macchinari, mezzi di trasporto, prodotti chimici/farmaceutici, alimentari/bevande, tessile, abbigliamento e calzature; tali voci costituiscono circa i due terzi delle vendite totali nel mercato statunitense. Il numero degli operatori commerciali italiani attivi negli Stati Uniti è relativamente contenuto, poco meno di 44mila unità. L’introduzione dei dazi comporterebbe una contrazione delle nostre esportazioni; tuttavia, si presuppone che le conseguenze economiche derivanti dall’aumento delle bollette siano più gravose rispetto a quelle generate dai dazi stessi, considerando che il costo del gas e dell’energia elettrica sono previste in crescita.
gsl