In Texas la festa siciliana per San Giuseppe

(di Giovanni Franco)- Le ‘tavolate’ per sfamare i poveri durante la festa di San Giuseppe erano in Sicilia molto diffuse nel secolo scorso. Una tradizione questa che ricorreva ogni 19 marzo soprattutto nei paesi dell’entroterra dell’Isola. Moltissime famiglie partecipavano alla preparazione di un ricco banchetto collettivo. Un rito che resiste ancora in alcuni paesi soprattutto nella Valle del Belice e in altre province. Per assistere ad una festa di San Giuseppe all’antica si può però anche andare a Bryan, in Texas. E lì che viene celebrato questa consuetudine dalle comunità di siciliani stabilitesi in quello Stato durante l’emigrazione. In primavera, in occasione della festa del patrono della Chiesa cattolica le donne siculo-americane ancora oggi si riuniscono nelle case private per allestire degli altari dedicati al Santo. Una pratica rituale che culmina nelle tradizionali cene attraverso cui vengono nutriti i Santi e a cui prendono parte fino a un migliaio di commensali.
“Gli altari di San Giuseppe trasformano gli oggetti quotidiani, gli individui e gli spazi – non solo temporaneamente – e influenzano la vita delle comunità degli emigrati siciliani”, dice Circe Accurso Sturm, professoressa di Antropologia presso l’Università del Texas a Austin. E osserva “oggetti di uso comune (un chicco di fava, un pezzo di pane o un biscotto decorativo ai fichi – lo squartucciattu), una volta sacralizzati attraverso il rito, avviano una trasformazione che influisce sulla connessione tra lo spazio e il tempo e agiscono al contempo sulle dicotomie maschio/femmina, rurale/urbano, pubblico/privato, sacro/profano e siciliano/americano”. La docente è intervenuta al seminario permanente Etnografie del contemporaneo, coordinato da Rosario Perricone e organizzato dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta. Sono stati illustrati i modi di creazione degli spazi culturali delle comunità italo-americane. Partendo dall’assunto che i luoghi sono costrutti culturali materiali e simbolici, l’intervento analizza con molteplici prospettive teoriche, le dinamiche attraverso cui la cultura materiale siculo-americana trasforma il territorio e segna il paesaggio risignificandolo e creando nuove forme di connessione sociale e fisica tra gli individui, spiegano gli antropologi. La Accurso Sturm, la cui famiglia è di origine siciliana, ha trascorso gran parte della sua carriera cercando di capire come gli individui e le società arrivino a comprendere categorie di identità e differenza. I suoi contributi più significativi al riguardo sono due libri, Blood Politics (California 2002) e Becoming Indian (Sar Press 2011), e il suo film etnografico, Texas Tavola, un ritratto di Siculo-Americani in Texas. (ANSA)

Foto di Attilio Russo (fondazione Buttitta)
Redazione

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