Lo Curto “Lagalla profilo giusto per Palermo, centrodestra sia coeso”

PALERMO (ITALPRESS) – “Sul PNRR è mancata la concertazione proprio con la Regione Siciliana, molti di questi progetti trovavano già un canale di finanziamento: è un’occasione mancata”. A dirlo è Eleonora Lo Curto, capogruppo dell’Udc all’Assemblea Regionale Siciliana, parlando della gestione da parte del governo dei fondi provenienti dall’Europa. “Un’occasione che non avremmo dovuto mancare, in ragione del fatto che sono soldi che avrebbero aiutato molto meglio la Sicilia. Speriamo che ci siano da parte delle amministrazioni e degli enti locali progetti pronti da poter essere finanziati, perchè è questo il momento. La Sicilia non può perdere quest’occasione”, spiega Lo Curto, che in un’intervista all’agenzia Italpress si è anche soffermata sul lavoro fin qui svolto dall’attuale governo regionale: “Valuto quest’esperienza in maniera positiva, improntata sulla serietà e sobrietà, questi sono i due aggettivi che mi piace indicare e individuare per descrivere il profilo della giunta che viene guidata da Musumeci. Molte cose sono state fatte, abbiamo trovato una Regione veramente in dissesto ed in pieno disastro, molte cose potevano essere fatte e certamente non potranno essere fatte anche a causa di quello che è accaduto un pò dappertutto con la pandemia che ha bloccato il governo nel procedere a investimenti, dovendo ovviamente aiutare le categorie che erano rimaste indietro”.
Poche settimane fa l’attuale assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, ha portato il suo movimento politico (Idea Sicilia) nell’Udc. Un ingresso importante, per lui e per il partito, visto che il nome di Lagalla è uno di quelli che circola con più insistenza come candidato sindaco di Palermo: “E’ una persona di assoluta e indiscussa fama, lo dimostra il suo percorso sia all’interno dell’Università ma anche quello da assessore – ha detto la Lo Curto -. Siamo felici che abbia scelto di venire dentro il nostro partito, c’è bisogno di costruire sempre più solidamente quest’area di centro e mi fa piacere che in molti cerchino di affollarla. Sono felice del fatto che anche il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gianfranco Miccichè, abbia definito come autorevole e importante la proposta per Palermo della candidatura del professore Lagalla perchè è una proposta forte, una candidatura seria che può certamente raccogliere il consenso ma soprattutto che può costruire quella prospettiva per questa straordinaria meravigliosa città ha perduto. Abbiamo bisogno di girare pagina e credo che Lagalla possa determinare tutto questo”.
Il centrodestra cerca coesione e soprattutto il candidato da sostenere per le amministrative a Palermo, ma ogni forza politica ha in mente un proprio candidato. Venerdì alle 18 è previsto un importante incontro con gli altri partiti del centrodestra per cercare di dettare le linee guida: “Penso che alla fine si troverà il sistema per convergere, mi auguro che alla fine si opti per Lagalla, ma sono certa che prevarrà quel buon senso che deve guidare una coalizione, perchè se si litiga si dà partita all’avversario, l’avversario che ha già governato ha governato tanto e male negli ultimi fatti – ha spiegato Lo Curto -. Pensiamo che Lagalla sia la persona giusta per storia, tradizione, cultura, autorevolezza, capacità di interpretare i bisogno di questa città, e soprattutto di interpretare il sogno di questa città, ovvero di rinascere”.
Chiosa finale su Totò Cuffaro, tornato in campo con la “nuova Dc”, e che a suo dire non è stato accolto bene da alcuni partiti, tra cui proprio l’Udc: “Noi siamo felici di essere quello che siamo, se la Dc di Cuffaro vorrà ragionare in un’area moderata io non ho nulla contro nessuno e credo che Cuffaro abbia già pagato il suo debito, forse non fino in fondo, perchè il vero debito lo deve pagare liberando la coscienza dai tanti se e tanti ma sui quali non ha voluto fare chiarezza. Non spetta a me, o comunque solo a me, decidere chi entra e chi esce dell’Udc: io sono per un partito laico, inclusivo, realmente democratico, aperto e soprattutto forte nel consenso che deve conquistarsi fra gli elettori parlando di cose concrete e realizzando progetti”.
(ITALPRESS).

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