Nasce cabina di regia sulla pasta, contro la concorrenza sleale

Roma, 20 mag. – La pasta italiana soffre, nel mondo ma anche a due passi da casa, una forte concorrenza. A volte sleale, legata all’applicazione di dazi e altre misure protezionistiche. D’altra parte la progressiva riduzione dei pastifici italiani – oltre 500 negli anni ’70, non più di 120 oggi, con i primi dieci a coprire oltre il 90% del mercato – e un debole sostegno del sistema Paese alle politiche industriali alimentari, hanno sensibilmente concorso nel tempo a scavare un solco, in termini di competitività, crescita e sostegno all’export, tra l’industria alimentare italiana e quella europea ed extra europea. Per ovviare a questo problema Governo Italiano e imprese produttrici lanciano un progetto di valorizzazione e tutela di uno dei prodotti simbolo dell’alimentare italiano.

Nasce infatti, su impulso di Aidepi – Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane, l’idea di istituire, con decreto ministeriale sottoscritto a firma congiunta del Mipaaf e del Mise, una ‘cabina di regia sulla pasta’presieduta dai ministri Del Mipaaf e del Mise e presentata oggi nello scenario internazionale della manifestazione fieristica IPACK-IMA, punto di riferimento delle eccellenze per il packaging del grain based food.

“Il Governo ha raccolto con grande senso di responsabilità la nostra richiesta di avviare una pronta strategia integrata per valorizzare la pasta e la sua promozione all’estero, ringraziamo i ministri Guidi e Martina per aver concretizzato questa misura invocata da tempo – commenta Paolo Barilla, presidente di Aidepi – La pasta è un settore rilevante dell’economia italiana, ma rischiamo di cedere il passo ad aziende non italiane, che, supportate da politiche di governo incentivanti, hanno compresso la marginalità dei profitti e turbato la tenuta delle aziende pastarie italiane. Varie sono le concause del fenomeno, ma certamente la generalizzata crisi dei consumi, la stretta creditizia e l’elevata capacità produttiva installata inespressa, pari al 33% circa”.

L’iniziativa arriva per cercare di dare una risposta a un problema di concorrenza che si sta diffondendo anche a pochi chilometri da “casa”. In Europa, il principale mercato di riferimento, bisogna infatti fare i conti con la competitività economica di prodotti locali. Come in Francia, per esempio, dove si vende molta pasta spagnola, ma di qualità inferiore rispetto a quella italiana.

Mentre in altri Paesi sviluppati, l’incidenza delle diete low carb penalizza inevitabilmente il nostro prodotto nazionale e, in generale il modello alimentare italiano. Diverso invece è il discorso di mercati emergenti come Cina, Russia, India o Paesi arabi, dove il made in Italy non ha perso il suo valore. Ma i problemi sono strutturali: in Russia, l’export di pasta risente della complessa situazione socio-politica; in Cina mancano canali stabili e continuativi. Mentre negli USA i dazi antidumping stanno penalizzato le aziende italiane e le potenzialità di un mercato ancora ricettivo.

La Cabina di Regia persegue le finalità della promozione e del sostegno della competitività dell’intera filiera della pasta, favorendo processi di aggregazione dell’offerta della materia prima, anche al fine di aumentare le garanzie sugli stock complessivi. Si prefigge inoltre l’obiettivo di individuare strategie di valorizzazione della capacità produttiva inespressa del settore, di potenziamento delle esportazioni e di redistribuzione sull’intera filiera del valore aggiunto creato.

Tramite accordi di filiera, verranno previste strategie di sostegno alle coltivazioni di grano duro di qualità e di potenziamento della competitività della pasta italiana rispetto agli emergenti competitor stranieri a difesa e valorizzazione della pasta come simbolo del Made in Italy alimentare, esportabile a livello nazionale a tutti i settori.

Redazione

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