Ortofrutticoli deperibili: dall’Ue 165 mln di euro per il sostegno al mercato

BRUXELLES – La Commissione europea ha adottato ieri un nuovo programma di misure di emergenza per frutta e verdura deperibili a seguito dell’embargo russo sull’importazione di alcuni prodotti agricoli dell’Ue.

Il nuovo programma, con una dotazione fino a 165 milioni di euro, fornisce sostegno per il ritiro delle eccedenze di produzione dal mercato e va ad aggiungersi al programma annunciato il 18 agosto, che prevedeva aiuti fino a 125 milioni di euro per i prodotti ortofrutticoli, ma sospeso il 10 settembre perché le richieste di sostegno inoltrate avevano già esaurito l’intero importo stanziato.
Per garantire un intervento più mirato, il nuovo programma comprende un allegato in cui sono indicati i volumi ammissibili per i singoli Stati membri, con le cifre esatte per ciascuna categoria di prodotti. L’allegato è stato redatto tenendo conto delle quantità esportate dai singoli Stati negli ultimi tre anni e sottraendo i volumi per i quali è già stata presentata domanda di aiuto a titolo del programma precedente. È stata inoltre estesa la copertura ad arance, mandarini e clementine.

Nel confermare il programma, il Commissario europeo per l’Agricoltura Dacian Ciolos ha dichiarato di “compiacersi che la Commissione sia riuscita a mobilitare altri 165 milioni di euro per allentare la pressione sui produttori ortofrutticoli colpiti dall’embargo russo. Il nuovo programma sarà più mirato rispetto al suo predecessore, pur mantenendo una certa flessibilità nelle 4 categorie di prodotti. Queste misure di sostegno al mercato rappresentano una soluzione a breve termine.”

Al pari del programma precedente, il nuovo programma prevede di indirizzare il sostegno dell’UE al ritiro destinato alla distribuzione gratuita (interamente finanziato dall’UE) o al ritiro destinato ad usi non alimentari (ad esempio il compostaggio), per il quale la percentuale di aiuti UE è più bassa. Anche il nuovo regime contempla l’opzione della raccolta prima della maturazione o della mancata raccolta, con un livello di sostegno che sarà tuttavia leggermente più basso. Le misure continueranno ad essere disponibili anche per i produttori non aderenti a organizzazioni di produttori, ma il livello del finanziamento UE sarà più alto per i membri di tali organizzazioni (cui andrà il 75% dell’importo previsto, a fronte del 50% destinato ai non aderenti), con un’eventuale ulteriore integrazione (25%) del fondo operativo delle organizzazioni di produttori. (aise)

Redazione

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