Trasparenza fiscale: nuovo pacchetto presentato dalla Commissione Ue

BRUXELLES – La Commissione europea ha presentato oggi un pacchetto di misure sulla trasparenza fiscale che rientra nel programma di lotta all’elusione dell’imposta sulle società e alla concorrenza fiscale dannosa nell’Unione.

L’elemento chiave di questo pacchetto è rappresentato dalla proposta di introdurre lo scambio automatico di informazioni tra gli Stati membri sui loro ruling fiscali.
Si stima che l’elusione dell’imposta sulle società privi i bilanci pubblici degli Stati membri dell’Unione di vari miliardi di euro l’anno. Essa compromette inoltre l’equa ripartizione degli oneri tra i contribuenti e la concorrenza leale tra le imprese. Le società sfruttano la complessità delle norme fiscali e la mancanza di cooperazione tra gli Stati membri per trasferire gli utili e ridurre al minimo le loro imposte. Potenziare la trasparenza e la cooperazione è pertanto fondamentale nella lotta contro la pianificazione fiscale aggressiva e le pratiche fiscali abusive.
Il pacchetto sulla trasparenza fiscale presentato in data odierna mira a garantire che gli Stati membri dispongano delle informazioni di cui hanno bisogno per proteggere le loro basi imponibili e individuare efficacemente le imprese che cercano di eludere la loro giusta quota di tasse.
“Ognuno deve pagare la giusta quota di tasse. Questo principio vale per le multinazionali come per tutti gli altri. Con la proposta odierna sullo scambio automatico di informazioni le autorità fiscali sarebbero in grado di individuare più efficacemente lacune in materia fiscale o duplicazioni di imposta tra gli Stati membri. Nei prossimi mesi proporremo azioni concrete per porre rimedio a tali lacune o duplicazioni. Ci impegniamo a dare seguito alle promesse con azioni reali, credibili ed eque”, ha dichiarato il Vicepresidente Valdis Dombrovskis, responsabile per l’Euro e il dialogo sociale.
Secondo Pierre Moscovici, Commissario europeo per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane, “non possiamo più tollerare le società che evitano di pagare la loro giusta quota di tasse e i regimi che consentono loro di farlo. Bisogna ricostruire il nesso tra il luogo in cui le società realizzano effettivamente gli utili e il luogo in cui sono tassate. Per conseguire questo obiettivo gli Stati membri devono dare prova di apertura e lavorare insieme. Questo è l’obiettivo che l’odierno pacchetto sulla trasparenza fiscale si propone di conseguire”.
L’elemento centrale del pacchetto sulla trasparenza fiscale presentato in data odierna è una proposta legislativa intesa a migliorare la cooperazione tra gli Stati membri in relazione ai ruling fiscali transfrontalieri da essi emanati; il pacchetto mira a segnare l’inizio di una nuova era di trasparenza.
Attualmente lo scambio di informazioni tra gli Stati membri sui ruling fiscali è estremamente ridotto. È a discrezione dello Stato membro decidere se un ruling fiscale potrebbe essere pertinente per un altro paese dell’Unione. Di conseguenza gli Stati membri spesso non sono a conoscenza di ruling fiscali transfrontalieri emanati da altri paesi dell’UE che possono avere ripercussioni sulla loro base imponibile. La mancanza di trasparenza sui ruling fiscali viene sfruttata da alcune società per ridurre artificialmente la loro contribuzione fiscale.
Per ovviare a questa situazione, la Commissione propone di eliminare tale margine di discrezione e interpretazione. Gli Stati membri saranno ora tenuti a scambiare automaticamente le informazioni sui loro ruling fiscali. La Commissione propone di fissare un calendario rigoroso: ogni tre mesi le autorità fiscali nazionali dovranno inviare una breve relazione a tutti gli altri Stati membri in merito a tutti i ruling fiscali transfrontalieri da esse emanati. Gli Stati membri potranno poi chiedere informazioni più dettagliate su un determinato ruling.
Lo scambio automatico di informazioni sui ruling fiscali consentirà agli Stati membri di individuare talune pratiche fiscali abusive attuate dalle imprese e di adottare le misure necessarie in risposta. Questo nuovo sistema dovrebbe anche incoraggiare una più sana concorrenza in campo fiscale, in quanto le autorità tributarie saranno meno inclini a offrire alle imprese un trattamento fiscale selettivo una volta che questo sia soggetto al controllo delle loro omologhe negli altri Stati.
Il pacchetto odierno contiene anche una comunicazione che delinea una serie di altre iniziative volte a far progredire il programma di trasparenza fiscale nell’Unione. Esse sono: valutare possibili nuovi obblighi in materia di trasparenza per le multinazionali; rivedere il codice di condotta sulla tassazione delle imprese; quantificare l’entità dell’evasione e dell’elusione fiscali; abrogare la direttiva sulla tassazione dei redditi da risparmio.
Le due proposte legislative di questo pacchetto saranno trasmesse al Parlamento europeo per consultazione e al Consiglio per adozione. Gli Stati membri dovrebbero raggiungere un accordo sulla proposta relativa ai ruling fiscali entro la fine del 2015, in modo che possa entrare in vigore l’1 gennaio 2016. Dato che nel dicembre 2014 il Consiglio europeo ha invitato la Commissione a presentare questa proposta, si auspica il pieno impegno politico per il raggiungimento tempestivo di un accordo.
La prossima tappa sarà costituita da un piano d’azione sulla tassazione delle imprese, che sarà presentato prima dell’estate. Questo secondo piano d’azione si concentrerà sulle misure volte a rendere più equa ed efficiente l’imposta sulle società all’interno del mercato unico e comprenderà un rilancio della base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società (CCCTB) e idee per integrare a livello dell’Unione le nuove azioni dell’OCSE/G20 finalizzate a contrastare l’erosione della base imponibile e il trasferimento degli utili (BEPS).

Redazione

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