Pil negativo al Sud per il sesto anno, Sicilia – 2,7%

ROMA – Nel 2013 il Pil e’ crollato nel Mezzogiorno del 3,5%, approfondendo la flessione dell’anno precedente (-3,2%), con un calo superiore di quasi due percentuali rispetto al Centro-Nord (-1,4%). Per il sesto anno consecutivo il Pil del Mezzogiorno registra segno negativo: e’ quanto e’ emerso dal rapporto Svimez presentato questa mattina presso il Tempio di Adriano. A livello regionale nel 2013 segno negativo per tutte le regioni italiane, a eccezione del Trentino alto Adige (+1,3%) e della stazionaria Toscana (0%). Anche le regioni del Centro-Nord, sono tornate a segnare cali significativi, come l’Emilia Romagna (-1,5%), il Piemonte (-2,6%), il Veneto (-3,6%), fino alla Valle d’Aosta (-4,4%). Nel Mezzogiorno la forbice resta compresa tra il -1,8% dell’Abruzzo e il -6,1% della Basilicata, fanalino di coda nazionale, che ha registrato un segno cosi’ negativo per la crisi dell’industria meccanica e dei mezzi di trasporto. In posizione intermedia la Campania (-2,1%), la Sicilia (-2,7%), il Molise (-3,2%). Giu’ anche Sardegna (-4,4%), Calabria (-5%) e Puglia (-5,6%).

Redazione

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