A Palermo riapre Villino Favaloro, ospiterà il Museo della fotografia

PALERMO (ITALPRESS) – Palermo riabbraccia uno dei suoi simboli storici sotto una nuova veste: Villino Favaloro riapre i battenti diventando la sede del primo Museo digitale della fotografia in Sicilia. Alla presentazione della struttura, che sarà fruibile alla cittadinanza a partire da martedì 26 marzo, hanno preso parte tra gli altri il presidente della Regione Renato Schifani e l’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Scarpinato.
La riapertura arriva dopo cinque anni di lavori, curati dal Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione. La spesa complessiva, inserita nel Pon cultura e sviluppo 2014-2020 e finanziata attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale, ammonta a 2.6 milioni di euro: 1.7 milioni sono stati impiegati per gli interventi di restauro, in particolare con la realizzazione di un percorso multimediale e di realtà aumentata attraverso l’utilizzo di schermi interattivi e monitor touch screen, mentre i restanti 900 mila euro hanno riguardato attività di digitalizzazione e miglioramento alla fruizione.
Costruito per la famiglia Favaloro tra 1889 e 1891 e considerato il testamento artistico di Giovan Battista Basile, il villino è considerato il primo esempio di architettura modernista a Palermo: adesso accoglierà intere raccolte di immagini che narrano la storia della Sicilia fino alla metà del XX secolo, toccando le tappe essenziali della storia della fotografia e delle tecniche di stampa.
“Ci sono voluti alcuni anni di buona volontà da parte delle amministrazioni che si sono succedute, ora per me e il mio governo è una grande soddisfazione inaugurare questa realtà storica – sottolinea Schifani -. La destinazione della struttura a museo della fotografia è aperta alla cultura e agli storici di questo settore, che avranno la possibilità di confrontarsi e visitare questa sede. Palermo si arricchisce di un gioiello che era stato oscurato da una certa trascuratezza, ma che oggi torna a brillare”. Soddisfatto anche Scarpinato, che evidenzia come “dopo 23 anni restituiamo alla fruizione dei cittadini questo luogo, che ospiterà la musealizzazione di parte dell’archivio storico-fotografico del click. Questa struttura diventerà una tappa fondamentale dell’itinerario liberty di Palermo”.
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(ITALPRESS).

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