Alla scoperta dei vini siciliani con “Cantine Aperte”

Catania, 1 giu. (askanews) – Sono tornati gli eventi in presenza, soprattutto all’aria aperta e in campagna come quello che si è appena svolto in Sicilia, la 29esima edizione di Cantine Aperte, promosso dal Movimento del Turismo del vino, in cui la storica azienda Donnafugata ha aperto simultaneamente le Cantine storiche di Marsala, la Tenuta dell’Etna a Randazzo e, in prima assoluta, la Tenuta di Vittoria ad Acate, offrendo a tutti gli amanti del vino la possibilità di partecipare a degustazioni in presenza e, per la prima volta, online, grazie ad uno speciale “virtual tasting”.

Visite in cantina e ai vigneti, un viaggio alla scoperta del grande patrimonio vitivinicolo siciliano, della sua grande varietà e della sua storia.

Francesco Ferreri del Comitato Nazionale Vini: “La Sicilia è un’isola ma non è così grande, dal punto di vista enologico però rappresenta un vero e proprio continente, noi abbiamo tre mesi di vendemmia, penso sia l unico caso al mondo in cui in un isola così piccola ci sia così grande qualità”.

Donnafugata produce vini in Sicilia dal 1851 e oggi ha le sue tenute nelle aree più importanti dell’isola dal punto di vista enologico. “Sono passate tante generazioni, due guerre, ma la nostra famiglia ha sempre vissuto di vino e continua a farlo gioendo della propria attività”, ha spiegato Antonio Rallo che oggi guida l’azienda.

“Ad oggi siamo a coprire tutti i territori più importanti della Sicilia, abbiamo 400 ettari di terreno tra le terrazze di Pantelleria, le pendici dell’Etna, la Sicilia occidentale con le terre narrate da Tomasi di Lampedusa e i terreni più sabbiosi della zona di Vittoria dove coltiviamo il Frappato, un antico vitigno siciliano, insieme con il Nero d’Avola”.

Vini che “coprono” tutto il territorio: “Il Passito di Pantelleria, il Ben Ryé, il figlio del vento, un capolavoro che riusciamo a produrre grazie alla forze e energia di questa isola perla del Mediterraneo, il Mille e una Notte, grandissimo rosso da Nero d Asola unito ad altri vitigni e sull Etna con i due vini delle due contrade vicine ma abbastanza distanti dal punto di vista del frutto finale, il Fragore e il Contrada Marchesa”.

Vini siciliani sempre più apprezzati all’estero: “L’estero è il mercato di riferimento dei vini siciliani e negli ultimi tempi ha avuto un forte incremento perché si è riusciti a comunicare bene e a raccontare una storia vera”.

Redazione

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