PALERMO (ITALPRESS) – La Polizia di Stato, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Palermo, ha dato esecuzione ad un provvedimento di fermo di indiziato di delitto disposto nei confronti di 7 indagati, attivi nei territori palermitani di Partinico, Borgetto e Torretta e ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa ed altri reati connessi. L’operazione si inserisce in un più vasto contesto investigativo ed esecutivo che ha visto il coinvolgimento di investigatori della Polizia di Stato e del Federal Bureau of Investigation in una complessa ed articolata indagine avviata sui componenti della famiglia Gambino di New York ed alcuni referenti italiani del clan mafioso ancora attivi in Sicilia. Infatti in tale contesto operativo, contestualmente all’esecuzione del provvedimento di fermo a carico dei 7 indagati in provincia di Palermo, la competente articolazione FBI di New York ha eseguito analoghe misure restrittive a carico di altre 10 persone, indagate per associazione a delinquere, estorsione, incendio doloso, cospirazione e turbativa d’asta. L’operazione congiunta ha visto in campo agenti speciali FBI ed investigatori del Servizio Centrale Operativo, della Squadra Mobile di Palermo e della locale SISCO, coadiuvati da personale specializzato dei Reparti Prevenzione Crimine, delle unità cinofile e del reparto volo. Le congiunte indagini, avviate nell’aprile 2021 e supportate dal consolidato rapporto di collaborazione tra il Servizio Centrale Operativo ed FBI, sono state progressivamente corroborate da un costante scambio info-investigativo e da una serie di servizi di osservazione transfrontaliera implementati sull’asse Palermo-Roma-New York. Le risultanze investigative hanno dimostrato l’ultrattività del mandamento mafioso di Partinico, storicamente legato al boss Vito Vitale, la cui ascesa al vertice, risalente agli anni ‘90, venne supportata dai “corleonesi” di Totò Riina. Le indagini hanno documentato, in particolare, la cifra criminale di alcuni anziani maggiorenti della famiglia mafiosa di “Torretta” già emersi sullo sfondo delle storiche inchieste meglio conosciute come “Pizza Connection” e “Iron Tower”, facendo rilevare, sul fronte americano, anche il ruolo di alcuni esponenti di spicco de La Cosa Nostra Americana (LCA) legati al noto boss Frank Calì, assassinato per futili motivi nel marzo 2019. In tale ambito, è stata accertata la solidità dei rapporti esistenti tra le due consorterie sull’asse USA-Italia, emergendo l’interessamento americano per le vicende organizzative di cosa nostra siciliana e venendo in rilievo anche una serie di dinamiche legate alla reggenza del mandamento mafioso di Partinico. vbo/gtr
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