Bonetti “Per la prima volta strategia nazionale sulla parità di genere”

ROMA (ITALPRESS) – “Per la prima volta in Italia abbiamo approvato una strategia nazionale per la parità di genere, coerente con la strategia europea, che lavora concretamente sui temi del lavoro; del reddito; delle competenze, in particolare quelle Stem, finanziarie e digitali; sulla condivisione uomo/donna del carico di cura familiare e sul tema della leadership femminile in tutti i settori, da quello pubblico delle Istituzioni a quello privato delle aziende”. Così Elena Bonetti, ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, intervenuta a “4 Weeks 4 Inclusion”, il più grande evento interaziendale dedicato all’inclusione che quest’anno, alla sua seconda edizione e per la prima volta in Italia, vede impegnate oltre 200 imprese per valorizzare insieme i temi della diversità e dell’inclusione, con un ricco programma di eventi digitali dedicati ai 700mila dipendenti delle aziende partner.
“Uno dei primi passi riguarda la questione salariale con una Legge che dota il Paese di strumenti per la trasparenza, che promuove la parità tra donne e uomini e prevede la certificazione per la parità di genere, promuovendo politiche aziendali certificate e che porteranno a una premialità per le aziende. Nell’ambito degli appalti pubblici per l’utilizzo delle risorse del Pnrr, le aziende dovranno rispettare criteri tipo la rendicontazione ai sensi del Codice delle pari opportunità, assumere un numero di donne e giovani pari al 30% delle nuove assunzioni. Sempre nel Pnrr – continua la ministra Bonetti – è inserito un investimento sulle infrastrutture a sostegno della condivisione di carico e cure familiari, oltre a un investimento sull’ imprenditoria femminile che le porti a competere alla pari nel mercato più ampio del lavoro. Nell’ambito della Legge di Bilancio vogliamo rafforzare e introdurre strumenti come la decontribuzione per alcune categorie e passaggi specifici del lavoro femminile con l’obiettivo che leva fiscale sia di incentivo per le aziende e per le lavoratrici”.
(ITALPRESS).

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