Crocetta Ter gia’ nel ciclone, e domani si vota sfiducia

Palermo, 29 ott. – Il Crocetta Ter e’ solo un neonato e gia’ esplodono le polemiche. Alla vigilia del voto all’Ars sulla mozione di sfiducia presentata da centrodestra e Movimento cinque stelle, uno delle componenti di peso della maggioranza, sconfessa il governatore Rosario Crocetta che appena ieri aveva chiuso il puzzle della nuova giunta. Si tratta dei centristi di Articolo 4 che, in forza degli undici deputati, rappresentano il secondo gruppo della coalizione.

Il capo dell’esecutivo aveva inserito nella loro quota il penalista palermitano Nino Caleca, ma non ci stanno, perche’ rivendicano il diritto a un’indicazione autonoma e a un secondo assessorato. “Articolo 4 non e’ rappresentato nel nuovo governo della Regione siciliana”, taglia corto Luca Sammartino, presidente del movimento, “anche il presidente Crocetta – continua Sammartino – ne e’ perfettamente cosciente”. Il partito chiede “una piu’ forte rappresentanza affiancando alla delega all’agricoltura una ulteriore nostra presenza in seno alla costituenda giunta”. Cosi’ sale la tensione mentre le opposizioni sono pronte a fare saltare il banco, magari facendo leva proprio sul malcontento di alcune aree della maggioranza.

  In occasione del voto alla mozione di sfiducia sara’ presente il governatore, che oggi dice: “Non voglio credere che domani possa passare la sfiducia. Rappresenterebbe una pagina buia e dannosa per l’Isola. Occorre fare prevalere il bene della Regione. I partiti risolvano al loro interno i problemi per consentire a questo governo di alto profilo di mettersi in cammino e di realizzare le riforme. Mi aspetto che gia’ prima della seduta il quadro si sia rasserenato”. Il governatore prima di assegnare le deleghe attendera’ la conclusione del dibattito in aula di domani pomeriggio.

Redazione

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