Da Visconti a Tornatore, quando il cinema racconta la Sicilia

(12 gennaio 2017) Da “La terra trema” di Luchino Visconti a “Respiro” di Emanuele Crialese passando per “Mery per sempre” di Marco Risi e “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore. A legare queste pellicole è la Sicilia: l’isola delle tante contraddizioni. Da una parte è la terra di approdo di migliaia di migranti e specchio della povertà del Sud Italia, dall´altra è un luogo ricco di cultura e di affascinanti contrasti, dovuti al susseguirsi delle dominazioni straniere nel corso dei secoli. Ed è proprio la Sicilia, raccontata attraverso pellicole che hanno lasciato un segno nella storia del cinema italiano, la protagonista della rassegna “Cinema delle isole: un viaggio italiano” organizzata a Vienna dall’Österreichisches Filmmuseum in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura della città: ha preso il via il 6 gennaio e chiuderà i battenti giovedì 9 febbraio. La storia della Sicilia –  e di un popolo “che conosce solo gli estremi” come scriveva Leonardo Sciascia – è, infatti, al centro della grande retrospettiva dell’Österreichisches Filmmuseum che presenta film-capolavoro firmati dai più celebri registi italiani: da quelli sui crimini di mafia (“Cadaveri Eccellenti” di Francesco Rosi) ai capolavori del Neorealismo (“Stromboli” di Roberto Rossellini). Senza dimenticare le pellicole dell’epoca d’oro del cinema italiano: dai drammatici “Il Gattopardo” di Luchino Visconti (1963) e “L’avventura” di Michelangelo Antonioni (1960), al satirico “Divorzio all’italiana” (1962) di Pietro Germi con Marcello Mastroianni e Stefania Sandrelli passando per “Mafioso” (1962) con Alberto Sordi.  Per arrivare, infine, ai film della rinascita del cinema Siciliano dopo gli anni ‘80, che vanno da “Mery per sempre”, che ricorda il naturalismo nel cinema, ai film di maggiore successo come “Nuovo Cinema Paradiso”. (red)

SCHEDA / “RESPIRO” DI EMANUELE CRIALESE

Lampedusa, estate. Grazia è una donna dallo spirito libero, sposata con un pescatore e madre di tre figli. Ha continui sbalzi d’umore e comportamenti incomprensibili per la maggior parte dei suoi conterranei: fa il bagno nuda, canta Patty Pravo e spesso si chiude in un silenzio tutto suo. La sua vitalità e i suoi atteggiamenti spregiudicati le attirano gli sguardi sospettosi degli altri isolani, membri di una comunità chiusa e regolata da leggi non scritte in cui la donna deve stare al proprio posto. Grazia ha il volto di Valeria Golino: è lei la protagonista di “Respiro”, film del 2002 scritto e diretto da Emanuele Crialese. Nel film la Sicilia è protagonista: la pellicola si caratterizza per delle singolari inquadrature che tendono a fotografare e a raccontare la realtà dell’isola, una Lampedusa aspra e solare.  “Respiro” nel 2002 ha vinto il premio come miglior film alla Settimana della Critica a Cannes. Dopo aver entusiasmato la Francia ha ottenuto un grande successo anche nel nostro Paese. E’ stato venduto in più di 30 paesi nel mondo.

(© 9Colonne )

Redazione

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