Il mare, l’aria e le altre storie del cubano Julio Larraz in mostra a Catania

2011 oil on canvas - 152x198cm - 60x78inA Catania da oggi fino all’8 giugno in mostra le opere di Julio Larraz nell’esposizione dal titolo ‘Del mare, dell’aria e di altre storie’. Nato nel 1944 a L’Havana, questo artista è considerato uno dei pittori più poliedrici nel contesto internazionale.

I suoi dipinti, con i quali si è imposto all’attenzione della critica fin dai primi anni ’70 dopo un’intensa attività di illustratore e disegnatore, raccontano un mondo ricco di sensazioni e di atmosfere.

Narrativo senza mai essere letterario, Larraz attinge dalla realtà ma la trasfigura in immagini simbolo non sempre di immediata decifrabilità, nonostante il piacere della figura lo renda, contemporaneamente, un artista di assoluto gradimento per il pubblico.

 Julio Larraz ama assumersi dei rischi e raramente ripete gli stessi temi e soggetti; allo stesso tempo, però, sembra procedere per cicli visivi e concettuali in cui affronta argomenti a lui cari, che vanno dall’allegoria del potere alla bellezza femminile, da un erotismo languido e suadente alla citazione cinematografica, dalla politica all’umorismo, dal ritratto al dominio del mare, motivo per lui dominante in un arcipelago pittorico fondato su mille isole che parlano di viaggi e ritorni, addii e ritrovamenti.

 Insomma, un artista dal gusto romantico, dove l’elemento autobiografico si incontra con l’ambizione di parlare una lingua universale e globale.

 La personale di Julio Larraz, ospitata dalla Fondazione Puglisi Cosentino di Catania (Via Vittorio Emanuele 122), è promossa e curata dalla Fondazione Roma – Mediterraneo e organizzata da Civita Sicilia in collaborazione con la Galleria Contini di Venezia e Cortina d’Ampezzo.

 ‘Del mare, dell’aria e di altre storie’ presenta un centinaio di opere del maestro, in un itinerario temporale che parte dal 1975 – dipinti come ”The Giant” e ”Finisterre” – seguendone gli sviluppi per i vari decenni – gli anni ’80 (”El padre de la Patria Nueva”, ”Cushing Maine”), gli anni ’90 (”Hunter in the Snow”, ”Cape Laplace”) – fino ai tempi più recenti con una serie di dipinti inediti realizzati appositamente per la mostra (”Grandpa”, ”I could have been a contender”, ”Landing Party” e ”A rendez vous with Homer”, ispirato all’idea di pittura come narrazione visiva legata sia alla tradizione orale che alla parola scritta).

 “Abbiamo scelto di portare un artista come il cubano Julio Larraz a Catania perché le sue opere, a volte realistiche, a volte di sapore onirico, mostrano in gran parte il suo legame con il mare, che non è, in questo caso, il Mediterraneo, bensì l’Oceano Atlantico da una parte e il Mar dei Caraibi dall’altra, ma è comunque un bacino aperto che ispira il viaggio, l’apertura verso l’ignoto, il mistero dell’immenso e dell’inafferrabile, l’immaginazione”, spiega il professore Emmanuele F. M. Emanuele, presidente della Fondazione Roma-Mediterraneo.

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