Imprese siciliane pronte a sbarcare negli Emirati Arabi

Catania – Quinto paese al mondo per ricchezza pro capite, al primo posto fra gli stati arabi per facilità di fare impresa nel report di “Doing  Business” e nuove opportunità di affari in vista della preparazione di Expo Dubai 2020. E’ questo il biglietto da visita col quale si propongono oggi gli Emirati Arabi Uniti, che rappresentano per l’Italia il principale mercato di sbocco delle esportazioni in Medio Oriente e Nord Africa,  con un saldo positivo di quasi 4,7 miliardi di euro ed un trend in crescita nel 2015 del 17,8 per cento. Caratteristiche e dati del mercato emiratino sono stati illustrati oggi a Catania nella sede di Confindustria,  nel corso di un incontro preparatorio alla missione imprenditoriale multisettoriale coordinata dalla Commissione europea,  che si svolgerà dal 3 all’8 settembre prossimi,  con tappe ad Abu Dhabi, Dubai e Sharjia.

Presenti all’evento oltre 60 imprese,  pronte a cogliere l’opportunità di aprirsi ad un mercato in espansione e con politiche di governo fortemente orientate all’impresa.   L’iniziativa, come ha precisato Giada Platania, responsabile dell’Area internazionalizzazione di Confindustria Sicilia e referente di Enterprise Europe Network, fa parte del progetto Eagle One,  finanziato dal Programma COSME dell’Unione (2014-2020), che coinvolge altri 5 paesi partner (Belgio, Grecia, Ungheria, Italia, Lituania e Regno Unito).

Settori trainanti per le esportazioni italiane, ha ricordato in collegamento Skype da Dubai il segretario generale della Camera di commercio italiana negli Emirati,  Mauro Marzocchi, quelli delle apparecchiature elettroniche,  dell’abbigliamento e del food, che hanno fatto registrare negli ultimi mesi incrementi esponenziali. A sottolineare l’importanza della missione e le opportunità che si aprono per le imprese siciliane è stato anche vicepresidente vicario di Confindustria Catania,  Antonello Biriaco:  “Guardare ai mercati esteri,  di fronte alla crisi che investe il territorio – ha detto – è una strada obbligata soprattutto per le nostre piccole e medie imprese che oggi, grazie a questa iniziativa, e con il supporto di Confindustria,  possono allearsi per esplorare sbocchi nuovi e alternativi a quelli tradizionali”.  All’incontro sono intervenuti anche Fabrizio Ferrari, responsabile dell’ ufficio Sace Sicilia e Paolo Di Marco, referente Simest per il Sud Italia.

Redazione

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