Intervista a Maria Elizabeth Auteri Fallica, Presidente della Federazione delle “Asociaciones Regionales Sicilianas en Venezuela”

Nel progetto di servizio, di informazione, di conoscenza e di ascolto alla comunità, riportiamo l’intervista a Maria Elizabeth Auteri Fallica, Presidente della Federazione delle “Asociaciones Regionales Sicilianas en Venezuela”.

59 anni, nata a Valencia (Venezuela), originaria di Catania. Viceconsole Onorario d’Italia presso la Circoscrizione Carabobo a Cojedes dal 2010, già Consigliere del Comites di Caracas. Aderente a Sicilia Mondo da 28 anni.  Avvocato con studio proprio dal 1981 al 1989, Imprenditrice  nel ramo del legno. Già Presidente della Asociaciòn Siciliana dello Stato Carabobo; Rappresentante della Associazione Civile “Cittadini del Mondo” e della Associazione Civile “S.O.S. ITALIA”  che svolge assistenza medico ospedaliera per gli italo-Venezueani in Venezuela; Già nel Direttivo del Centro Sociale Italo Venezuelano di Valencia, Membro Direttivo Comitato Assistenza Emigrati “COMASEMI”, Coordinatrice del Gruppo Folclórico Italo–Venezuelano e  del Gruppo di Teatro “Luigi Pirandello” di Valencia; Membro del  Comitato Direttivo del Comité de las Asociaciones Civiles Regionales  Italianas  di Carabobo.

Ad Elisabetta abbiamo domandato:

Come è vista la situazione  italiana in Venezuela?

Si percepisce una situazione economica e sociale un pò critica, aggravata  da una mancanza di investimenti, di tasse elevate, di una immigrazione crescente e di  una difficoltà nel trovare lavoro. Spesso si preferisce andare ad intraprendere una attivitá altrove per fare investimenti che offrono più oppotunità.

Rimane sempre il nostro  rapporto affettivo e sentimentale con l’Italia per le nostre origini, culturale e turistico. Si predilige sempre il Made in Italy per acquistare merci e macchinari. Ma non per tornare.

Come  vive la comunità  siciliana in Venezuela?

La comunità siciliana si è inserita molto bene  in questo paese ed è  accolta da tempo, ha avuto molto successo in tutti i settori.

Ci siamo organizzati da circa 40 anni in associazioni, oggi ce ne sono 17 raggruppate nella Federazione delle Associazioni Regionali Siciliana in Venezuela. Fanno attività in strutture fantastiche,  in ogni cittá, i cosiddetti  Centri Sociali  Italo-Venezuelani dove si riuniscono per fare attività culturali sportive e di assistenza. Per  noi sono fondamentali  i principi di cultura, tradizione, lavoro, onestà e capacità personali. Infatti le giovani generazioni hanno quasi sempre  2 lauree e parlano circa 3 lingue.

Come va l’economia in Venezuela?

Nel passato  chi arrivava in questo paese con voglia di lavorare, poteva avere  molto successo e fortuna. Ma negli ultimi anni per la crisi economica, sociale, politica ed anche sanitaria  che si sta attraversando, il Paese offre un futuro incerto in tutti i sensi. Il presente, purtroppo, è segnato da insicurezza economica e anche personale. Quindi  molti si stanno trasferendo in altri paesi che offrono loro più opportunità di investimenti, studio e lavoro per una vita migliore.

C´é  ospitalità per i giovani che arrivano in Venezuela?

Questo non è il momento migliore per ospitare qualcuno  in quanto abbiamo difficoltà nel trovare cibo, medicinali e quanto altro si  necessiti per il trascorrere di una normale quotidianità.  Sono i nostri giovani che vanno via.

Redazione

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