Lotta alla contraffazione: 16 paesi dell’area Euro-Mediterranea firmano la Carta di Roma

ROMA – Sotto la Presidenza Italiana dell’Unione Europea la lotta alla contraffazione nell’area Euro Mediterranea è stata rafforzata e ampliata con il coinvolgimento di 16 Paesi, nel contesto di un processo di cooperazione avviato nel 2008 con 7 Paesi partecipanti.

Si è svolta infatti nei giorni scorsi la terza riunione dei Consigli Nazionali Anticontraffazione EUMED durante la quale i rappresentanti dei governi di Algeria, Bulgaria, Croazia, Egitto, Francia, Grecia, Giordania, Italia, Libano, Malta, Marocco, Portogallo, Romania, Serbia, Slovenia e Spagna hanno firmato il nuovo documento d’intesa la “Carta di Roma per il rafforzamento della lotta alla contraffazione” dando ulteriore impulso alle politiche e alle azioni anticontraffazione.

La “Carta di Roma” mira al rafforzamento, nell’ambito di ciascun Paese, del coordinamento tra autorità pubbliche e private attraverso la creazione ed il mantenimento di Comitati Nazionali Anticontraffazione (sul modello del Consiglio Nazionale Anticontraffazione italiano e del Comitato Nazionale Anticontraffazione francese) e al miglioramento del raccordo tra di essi.
Ciò avverrà rafforzando la collaborazione internazionale nei seguenti campi: applicazione dei diritti di proprietà Intellettuale, al fine di rafforzare la capacità, la tempestività e l’efficacia delle autorità; lotta alla contraffazione online, per ottenere informazioni su questo fenomeno in rapida e continua evoluzione; comunicazione/informazione/educazione rivolta ai consumatori, ai produttori ed alle istituzioni, al fine di aumentare la consapevolezza dei problemi collegati alla contraffazione; formazione del personale che si occupa della lotta alla contraffazione; strutture legislative ed istituzionali per la promozione di scambi di conoscenze e informazioni sul sistema legale nazionale, i rispettivi Piani Nazionali Anti-Contraffazione e le relative attuazioni.
Per raggiungere tutti gli obiettivi prefissati nella “Carta di Roma”, i Paesi partecipanti hanno concordato di creare una Rete di Comitati Nazionali Anticontraffazione (Rete CNAC EUMED). Hanno inoltre concordato di identificare in ogni Paese un “focal point” che faccia da facilitatore nei confronti delle proprie autorità nazionali nel caso giunga ad esso, da parte delle autorità di altri Paesi Firmatari, la segnalazione di casi di contraffazione per la risoluzione dei quali è necessario il coinvolgimento delle autorità nazionali.
“I 16 Paesi che sono qui presenti oggi, – ha dichiarato il Sottosegretario di Stato Simona Vicari, Presidente del Consiglio Nazionale Anticontraffazione, aprendo i lavori – rappresentano una popolazione di quasi 450 milioni di persone, e totalizzano quasi 14 mila miliardi di euro di PIL. Quando parliamo di lotta alla contraffazione quindi noi parliamo di difesa della salute e della sicurezza di quei 450 milioni di cittadini, della tutela del patrimonio creativo delle imprese che producono quei 14.000 miliardi di PIL, del sostegno alla crescita e alla competitività dei sistemi economici e istituzionali nei quali quei cittadini e quelle imprese confidano di poter continuare ad operare”.
La Riunione dei CNAC EUMED è stata organizzata dal Ministero dello Sviluppo economico e dal CNAC italiano, in collaborazione con l’INPI (Ufficio Proprietà industriale Francese) e il Comitato Nazionale Anticontraffazione francese.
Erano presenti, in qualità di osservatori, l’Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale e WIPO, l’Organizzazione Internazionale per la Proprietà Intellettuale.
Il Consiglio Nazionale Anticontraffazione (CNAC) è l’organismo interministeriale con funzioni di indirizzo, impulso e coordinamento strategico delle iniziative intraprese da ogni amministrazione in materia di lotta alla contraffazione, al fine di migliorare l’insieme dell’azione di contrasto a livello nazionale.
Il Consiglio è composto da 11 Ministeri (Sviluppo economico, Economia e Finanze, Affari Esteri, Difesa, Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Interno, Giustizia, Beni e le attività culturali e turismo, Salute, Pubblica Amministrazione e Semplificazione, Lavoro) e l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Il CNAC è presieduto dal Ministro dello Sviluppo economico o da un suo delegato. Attuale Presidente delegato del CNAC è il Sottosegretario di Stato Simona Vicari.
Il CNAC ha sede a Roma presso il Ministero dello Sviluppo economico. La Direzione Generale per la lotta alla Contraffazione – U.I.B.M. dello stesso Ministero fornisce il servizio di segretariato generale.
A novembre 2012 il Consiglio ha presentato il Piano Nazionale Anticontraffazione, nel quale venivano individuate 6 priorità strategiche (comunicazione/informazione, formazione alle imprese in tema di tutela della proprietà intellettuale, rafforzamento del presidio territoriale, enforcement, lotta alla contraffazione via Internet, tutela del Made in Italy). Le 6 priorità sono state attualizzate ad inizio 2014 in vista di due importanti eventi: la Presidenza italiana dell’UE e l’Esposizione Universale a Milano del 2015 (Expo- 2015).
Le nuove priorità strategiche individuate per il biennio 2014-2015 sono dunque: tutela del Made in Italy, enforcement della lotta alla contraffazione a livello locale, lotta alla contraffazione via Internet. (aise)

 

Redazione

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