Ospedale Giglio di Cefalù, delicato intervento correttivo per deformità ossea

CEFALU’ (PALERMO) (ITALPRESS) – Un delicato intervento di chirurgia ortopedica è stato eseguito su un giovane ventenne, siciliano con grave trauma accidentale alla gamba, dall’equipe di ortopedia della Fondazione Giglio di Cefalù, diretta da Filippo Boniforti, in collaborazione con Alexander Kirienko responsabile di sezione autonoma di metodica Ilizarov dell’Humanitas di Milano.
Il giovane era rimasto vittima di un incidente stradale, a luglio dello scorso anno, riportando una grave lesione alla gamba con una sub-amputazione e perdita di tessuto. I medici del Giglio sono riusciti a salvaguardare l’arto attraverso diverse procedure chirurgiche, e la successiva ricostruzione dei tessuti cutanei effettuata dalla chirurgia plastica del Policlinico di Palermo. Il paziente aveva poi sviluppato un limite funzionale con pseudoartrosi ossea del pilone tibiale causa di deformità, dolore e impotenza funzionale tanto da comportare instabilità e accorciamento dell’arto.
Per il recupero funzionale è stato necessario eseguire un intervento particolarmente complesso di osteotomia correttiva, ovvero una resezione ossea per modificare l’asse dello stesso osso con successivo impianto di un fissatore esapodalico circolare ibrido.
“L’impianto del fissatore esterno di tipo circolare ibrido – ha spiegato Filippo Boniforti – sfrutta i processi di guarigione dell’osso mirando alla ripresa funzionale dell’arto nella sua totalità”.
“Consente – ha evidenziato Kirienko – di ottenere la correzione della deformità con la massima precisione attraverso uno studio preliminare effettuato con programmi gestiti dal computer”.
“L’Istituto ha attivato delle collaborazioni – ha concluso il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – con professionisti di altissimo profilo, come Alexander Kirienko per integrare le competenze mediche dei nostri specialisti assicurando le migliori cure nella nostra regione”.
foto ufficio stampa Fondazione Istituto Giglio di Cefalù, da sinistra Giovanni Albano, Alexander Kirienko e Filippo Boniforti
(ITALPRESS).

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