Per il Carse la Regione lascia soli i siciliani all’estero

PALERMO\ aise\ – Una denuncia “per assenza”. Il Coordinamento Associazioni Regionali Siciliane dell’Emigrazione – composto da Aitae, Anfe, Crases, Coes, Usef, Istituto Regionale Santi, Sicilia Mondo e Siracusani nel Mondo – accusa apertamente la Regione Siciliana in una nota diramata a seguito del recente incontro svolto a Palermo il 5 aprile scorso, in cui si esprime “preoccupazione” per l’assenza “sul piano politico e istituzionale di ogni e qualsiasi intervento o attenzione che riguardi milioni di siciliani nel mondo e più recentemente la grave emorragia di risorse intellettuali e professionali maturatesi in Sicilia, che rappresentano il consistente fenomeno della nuova emigrazione costrette ad emigrare all’estero”.
Il Carse, prosegue, la nota “denuncia quanto segue: la principale causa di tale crisi nasce dalla dismissione in via amministrativa di una legge regionale, la 55/80, che ha costituito per diversi lustri modello e riferimento legislativo di altre Regioni; il mancato impinguamento di spesa di tale legge impedisce il contatto con le comunità emigrate nel mondo e il suo gruppo dirigente espresso dalla Consulta regionale dell’emigrazione e dell’immigrazione che pertanto non può riunirsi, come non si riunisce, a differenza delle altre Regioni, da oltre due lustri”.
“Questione ancor più grave” secondo le associazioni, “è quella che riguarda la dismissione di fatto del Servizio emigrazione e immigrazione presso il Dipartimento Lavoro, Emigrazione Immigrazione e Formazione Professionale. Oggi, nessun funzionario è addetto a tale servizio, nessuno può rispondere a telefono o dare informazioni ad un emigrato rientrato in Sicilia o residente all’estero e conseguentemente è impedito qualsiasi intervento previsto dalla legge a favore dei siciliani nel mondo”.
Il Carse tornerà a riunirsi Caltanissetta lunedì 18 aprile “per organizzare l’auto convocazione della Consulta dell’emigrazione e dell’immigrazione presumibilmente per il giorno 27 maggio, sia con la presenza fisica dei consultori, sia attraverso videoconferenza, e in prosecuzione di tenere un convegno sul tema “le politiche di sviluppo regionali e il valore dell’emigrazione””. (aise) 

Redazione

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