Sono 878 le imprese italiane in Egitto e fatturano 3,5 miliardi

Sono 878 le imprese a capitale italiano che operano in Egitto, generando complessivamente, un fatturato di 3,5 miliardi di euro ed occupando quasi 30.000 persone. Questo il quadro dell’attività imprenditoriale che emerge dal rapporto sulle Imprese italiane in Egitto che Srm (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) ha realizzato in collaborazione con Alexbank, la controllata egiziana del gruppo.

“L’Egitto – spiega Massimo Deandreis, direttore generale di Srm – è un Paese che ha un forte legame economico con l’Italia.

Dopo la Germania siamo il secondo Paese dell’area euro per numero di imprese – prevalentemente concentrate nei servizi e nella manifattura, a cui seguono turismo ed edilizia – con buone performance economiche e finanziarie. Il lancio di grandi progetti infrastrutturali, come il raddoppio del Canale di Suez, e l’attiva presenza bancaria italiana sono i presupposti migliori per consentire alle imprese italiane di accrescere ulteriormente la loro presenza beneficiando delle molte opportunità che si stanno aprendo”.

Lo studio, che prende in considerazione imprese con veste giuridica locale e con una quota rilevante di azionisti italiani, sottolinea che dall’analisi dei bilanci emergono buoni indici di redditività del capitale, come pure sotto il profilo dell’equilibrio finanziario: il leverage è basso e pari a 1,3 per le imprese italiane, meglio quindi del benchmark delle imprese straniere che hanno un indice pari a 2,2. In termini di liquidità, il current ratio è stato superiore a 1 nel 2012 (più precisamente, 1,5), assicurando così una buona copertura delle passività a breve. Infine, le aziende italiane in Egitto non hanno una forte esposizione finanziaria: il rapporto tra il totale dei costi finanziari e il reddito operativo è pari ad appena il 2%.

Rilevante il flusso di investimenti diretti esteri proveniente dall’Italia che nel periodo 2006-2012, è stato di 1,8 miliardi di euro, una tendenza destinata a confermarsi visto che nel 2013 l’Egitto ha continuato ad attirare investitori esteri: in totale lo stock di investimenti diretti esteri è stato pari a 64 miliardi di euro, con un valore pro-capite di 780 euro e un’incidenza sul Pil del 34,3%.

Il Report di Srm prende in esame anche il sistema finanziario e bancario egiziano, sottolineando che l’efficienza delle banche egiziane (cost income ratio pari al 49,1%) è maggiore di quella delle banche di altri Paesi dell’area (es. delle banche tunisine, 58,7%, e turche, 57,2%).

“Lo Studio – conclude Maurizio Barracco, vice presidente di AlexBank – offre una visione completa della presenza imprenditoriale italiana in Egitto e vuole essere uno strumento utile per le aziende che intendono esplorare le nuove opportunità che si stanno aprendo. In questo spirito rientra anche la firma odierna dell’accordo di collaborazione tra Alexbank, l’Università di Napoli “Federico II” d il Governo egiziano per attività di formazione finanziaria e manageriale a sostegno della cooperazione tra Piccole e Medie Imprese”.

Redazione

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