Un riconoscimento internazionale per l’architetto vittoriese Sciveres a Venezia

Ancora un prestigioso riconoscimento internazionale per l’architetto vittoriese Nunzio Gabriele Sciveres, che ha studio a Ragusa e a Milano. Domani, infatti, sarà premiato al teatro olimpico di Vicenza in quanto vincitore della categoria progettisti under 40 del famoso premio “Dedalo Minosse”, l’unico, a livello mondiale, che celebra contemporaneamente committente e architetto. Sciveres si è aggiudicato il riconoscimento grazie al progetto “A2M social housing” realizzato a Marina di Ragusa tra il 2005 e il 2011, con la partecipazione a livello preliminare dell’arch. Maria Giuseppina Grasso Cannizzo. “Riconoscimento – dice l’architetto Sciveres – che in questo caso punta i riflettori anche sulla lungimiranza del committente, vale a dire l’Infisud dell’ing. Mario Spadola, che ha creduto in un progetto molto diverso da quelli solitamente realizzati, avendo in questo modo un ruolo estremamente educativo nei confronti degli acquirenti tradizionali”. La qualità di questo progetto è stata già riconosciuta con l’attribuzione del premio europeo Ugo Rivolta, del premio Piransky, del premio Ance Sicilia e soprattutto del premio internazionale “Barbara Cappochin” mai vinto da un’architettura realizzata in Italia da équipe italiane (tutte siciliane in questo caso).

A questa lunga serie di riconoscimenti (l’A2M social housing è tuttora in esposizione anche alla XIV Biennale di Venezia e all’istituto italiano di cultura a Tokyo) si aggiunge oggi il premio Dedalo Minosse che riconosce il grande valore della committenza. “Si tratta di un risultato – aggiunge Sciveres – che premia la costanza e la tenacia di ricercare le strade migliori per ottenere un’architettura di qualità a basso costo”. Il progetto ha subito modifiche e aggiustamenti continui, determinati da nuove esigenze e da un costante dialogo con i vari acquirenti. I punti fermi del progetto sono stati il miglior irraggiamento, la vista panoramica, la differenziazione delle unità, l’estensione dei giardini e degli spazi aperti privati. La scelta dell’aggregazione “a schiera”, che rispetta quanto già previsto dal programma costruttivo originario – 25 case su 16.000 mq – è scaturita dopo una lunga serie di ragionamenti dando luogo ad nuovo tipo a “schiera slittata”, in cui le 25 unità aggregate in 6 fasce, profonde ognuna 5 m e orientate secondo la direzione est-ovest, si alternano tra volumi edificati e spazi aperti.

“Siamo naturalmente soddisfatti per questo ulteriore riconoscimento – dice il presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Ragusa, Giuseppe Cucuzzella – che mette in rilievo la capacità dei nostri iscritti non solo di ricercare nuove soluzioni ma di fare in modo che gli stessi siano apprezzati dai più grandi esperti a livello internazionale. E’ una strada importante quella che stiamo cercando di tracciare nell’area iblea con nuovi talenti che emergono con una costanza davvero interessante e che ci fa compiacere circa i nuovi percorsi che sono stati tracciati e che possono garantirci risultati sempre migliori”.

Redazione

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