Sicilia chiama Tunisia: due paesi a confronto su zootecnia e lattiero-caseario

( di Francesca Cabibbo) – Collaborazione tra Italia e Tunisia nel settore zootecnico e lattiero-caseario. Accade all’interno del progetto di cooperazione transfrontaliera, “Italia-Tunisia” 2007-2013, Hi.L.F.Trad. (Hilâl sicilo – tunisino della Filiera lattiero – casearia tradizionale attraverso le nuove tecnologie). Una delegazione italiana ha preso parte, in Tunisia, al “Festival de la tonte” (la festa per la tosatura delle pecore nelle regioni del Nord Africa). Il festival si è svolto a Beja. Del gruppo italiano facevano parte il direttore del GalEloro, Sergio Campanella, da Rosario Petriglieri e Rim Ben Younes del CoRFiLaC, Marco Gulino e Giuseppe Giurdanella agronomi e consulenti del Gal Eloro. La festa ha offerto l’occasione di avviare dei momenti di confronto e di scambio sulle tecniche riguardanti la zootecnia soprattutto per ciò che riguarda il miglioramento genetico degli ovini di razza sicilio-sarda e sulle tecniche di mungitura, per migliorare la qualità del latte “che è uno degli obiettivi del progetto Hilftrad.

La delegazione italiana ha visitato, assieme ai rappresentanti del ministero tunisino e dell’università Inat, l’azienda del presidente del Gda, Zied Ben Youssef, a Beja, , e l’allevamento di stato, in cui si è svolto un confronto sulla tecnica di insilamento mirato a definire il corretto stadio vegetativo ideale per lo sfalcio, la sostanza secca idonea all’insilamento, il sistema di taglio e la lunghezza del foraggio trinciato. Si è parlato anche della sistemazione del foraggio nel silo, della tecnica di copertura e sigillazione, della compressione del foraggio per permetere una migliore e corretta conservazione dell’alimento per gli animali.
Infine si è puntato lo sguardo sulle tecniche di copertura e sigillazione del silos.
Altro momento di rilievo, il Salone dell’agroalimentare di Tunisi, che si sé svolto dal 6 all’8 maggio. Inoltre due studentesse dell’università INAT, hanno presentato dei questionari per cercare di raccogliere dei dati sulle abitudini degli abitanti ed i consumi dei prodotti caseari tipici tunisini.
Inoltre, ad Hammamet, il 7 ed 8 maggio, si è svolto un seminario sulla certificazione del formaggio tunisino, per mettere a confronto le diverse esperienze in materia di certificazione tra Italia (Sicilia) e Tunisia. Altro momento clou, l’incontro, a chiusura del progetto, con il sottosegretario di stato, Amel Nafti, al Ministero dell’Agricoltura e Pesca in Tunisia.

Francesca Cabibbo

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